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Il treno in Val Roia
La stazione di Airole
Breil
foto: S. Torelli |
ESCURSIONE N. 18
Trenotrekking Breil s/Roya - Airole
Descrizione del percorso
Originale escursione effettuata utilizzando il treno della linea Ventimiglia - Breil s/R – Cuneo
A Breil s/R avverrà l’incontro con gli escursionisti provenienti dal Piemonte con il “Trenotrekking della Val Roia”, organizzato dal Gruppo di Lavoro della CCE, con cui si proseguirà nell’escursione.
Partendo dalla stazione di Ventimiglia col treno delle ore 8.02, si giunge in Francia alla stazione di Breil s/R (m 307), nodo ferroviario con la linea proveniente da Nizza, con direzione Cuneo. S’attraversa il ponte entrando nel paese in direzione S, costeggiando il lago artificiale nel letto del Roia (per l’accumulo delle acque restituite dalle centrali elettriche d’alta quota in riutilizzo verso quelle poste a valle). Procedendo sul lato sn del fiume si sale un pendio collinare per raggiungere il borgo di Libre, oltre il quale – attraverso vecchi uliveti e boschi di macchia mediterranea - si rientra in Italia. Proseguendo sul sentiero si perviene al vecchio posto di frontiera di Fanghetto (m 205), oltrepassato il quale, sempre nella stessa direzione, s’arriva alla stazione di Airole (m 147) in tempo per il trenino delle ore 18.55 per il ritorno a Ventimiglia.
Note La linea Ventimiglia – Breil s/R – Cuneo è un’impressionante opera d’ingegneria ferroviaria aperta nel 1928 con soluzioni molto ardite (salite a spirale, ponti, gallerie e viadotti molto elevati) lungo le valli Roia e Vermenagna. Aveva subito gravissimi danni durante il periodo bellico e la sua ricostruzione terminata nel 1979 ha richiesto, oltre ad opere difficili ed onerose, un intenso lavoro diplomatico correndo in gran parte in territorio francese. Il lungo percorso è di notevolissimo interesse turistico e storico e si svolge lungo una valle molto stretta ed articolata, offrendo stupendi spunti di panorami montani.
Tempo di percorrenza: ore 4:30+tragitti in treno Dislivelli ↑ 310 ↓ 450 Difficoltà T (accompagnatori a cura della sezione CAI di Bordighera)
Cartografia: Cartoguida AsF N. 1 Côte d’Azur – Riviera dei Fiori ed. CAI-CAF (1:25000) Cartoguida AsF N. 2 Moyenne Roya – Val Nervia e Argentina ed. CAI-CAF (1:25000) |
Rocchetta Nervina: ponte sul torrente Barbaira
Panoramica sull’abitato di Airole
foto di: A. Marchioli |
ESCURSIONE N. 19
Rocchetta Nervina – Sella d’Abellio - Airole
Descrizione del percorso Da Rocchetta Nervina (m 225) poco prima del paese, in prossimità del parcheggio, si prende un sentiero direzione S (rif. cartogr. AsF 1.3.6) che quasi subito si unisce ad una strada sterrata fino a raggiungere la Cappella di S. Antonio; attraverso fasce coltivate ed uliveti si prosegue su sentiero sempre tra coltivazioni di verde ornamentale, mimose ed ulivi sino ad immettersi in un bosco di pini, lecci e roverelle e in breve si perviene alla località Colla del Capitano (m 429). Si prosegue e salendo ancora si passa accanto alle rovine di vecchie abitazioni in località Campi Cunio, un tempo zona coltivata, ed infine si arriva ad incrociare la vecchia strada militare (m 680) facente parte dell’AVML (Alta Via dei Monti Liguri). Di lì si prende il ramo a dx (verso NNO); dopo circa 500 metri si giunge alla Bassa d’Abellio (m 750) e proseguendo su di un sentiero sulla sn di arriva con una breve salita alla Sella dei Due Abelli (m 799) che, posta a cavallo tra le valli Nervia e Roia, divide il monte Abellio dall’Abelliotto. Proseguendo sulla strada militare in salita verso N, si raggiunge il Passo dei Saviglioni (m 889) dove, abbandonata la strada, si punta verso SW e la Valle Roia. Oltrepassata la Fontana dei Saviglioni, il sentiero scende sul filo di cresta ed attraversa le località La Stascia (m 633) e Colletto (m 466). Infine su di un’ottima mulattiera si scende ad Airole (m 149).
Note Questa escursione non particolarmente gravosa nel suo progredire, si sviluppa attraverso la vegetazione tipica del territorio, iniziando dagli uliveti e dalle colture floroagricole, per immergersi poi nei boschi di pini e roverelle, alternati a macchia mediterranea. Il monte Abellio ospita numerosi ruderi di opere difensive anche in caverna. Dalla sommità interessante visione delle due vallate Roia e Nervia. Interessante il dialetto parlato nelle due località di partenza ed arrivo che, nonostante la modestissima distanza in linea d’aria (meno di cinque chilometri) differiscono in modo sensibile tra di loro.
Tempo di percorrenza: ore 6.00 Dislivelli ↑ 664 ↓ 740 Difficoltà E (accompagnatori a cura della sezione CAI di Ventimiglia)
Cartografia: Cartoguida AsF N. 1 Côte d’Azur – Riviera dei Fiori ed. CAI-CAF (1:25000) |
Il santuario N.D. des Fontaines (Francia)
Affreschi nel santuario N.D. des Fontaines (Francia)
L’ abitato di Verdeggia foto : M. Moraglia |
ESCURSIONE N. 21
N. D. des Fontaines (Francia) – Collardente – Verdeggia (Alta Valle Argentina)
Descrizione del percorso Da La Brigue (Francia), una strada asfaltata conduce al santuario di Nôtre Dame des Fontaines (m 860). Di lì, sulla sn inizia il sentiero che rimonta verso E una costiera di ginestre e in seguito di pini silvestri sullo spartiacque con l’attigua Valle di Bens. Proseguendo verso E appare in lontananza, attraverso la vegetazione, il pianoro alberato del passo di Collardente (m 1601) e sullo sfondo il monte Saccarello (m 2200). Da questo punto il sentiero alterna alla salita tratti di falsopiano. Continuando la marcia nella stessa direzione s’incontrano i primi abeti ed una bella cascata detta “des Fraches” (m 1233). S’arriva poi ad una piccola cappella abbandonata e dopo il guado di un torrentello (ruderi del ponte) si avvistano i primi larici e qualche malga diruta. Ad un certo punto il sentiero punta verso S ed in breve si raggiunge il passo di Collardente sul confine italo-francese (cippo 308) dove transitano sia la carrareccia ex militare S. Bernardo di Mendatica – Colle del Garezzo – Colle Melosa – Molini di Triora, sia il tracciato dell’Alta Via dei Monti Liguri. Si percorre la carrareccia ex militare verso N per circa 800 metri fino ad incontrare a quota 1509 circa sulla dx, il sentiero che scende in direzione S a casa Vesignana (m 1397), tocca la grangia Lerco (m 1298) ed in breve raggiunge l’abitato di Verdeggia (m 1097).
Note Traversata molto interessante, e non eccessivamente faticosa, tra boschi di conifere ed ampi pascoli in ambiente decisamente alpino, ai piedi della vetta più elevata delle Liguri, il monte Saccarello con la sua catena. Da non perdere la visita della cappella sabauda di N. D. des Fontaines, costruita come posto di sosta su di una delle tante “vie del sale” dal mare al Piemonte ed oltre. Affrescata dal Canavesio nel 1492 con la presentazione di un impressionante “Giudizio Universale” è nota anche come la “Cappella Sistina dei poveri”. Notevole fenomeno di risorgenza intermittente di un probabile sifone ipogeo nel sottostante torrente, attribuibile al carsismo presente nell’area.
Tempo di percorrenza: ore 4.30 Dislivelli ↑ 750 ↓ 525 Difficoltà E (accompagnatori a cura della sezione CAI di Sanremo)
Cartografia: Cartoguida AsF N. 2 Moyenne Roya – Val Nervia e Argentina ed. CAI-CAF (1:25000)
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